Emerge un quadro di forte delusione: la bozza della Legge di Bilancio 2026 moltiplica gli annunci ma non introduce misure concrete per il personale dell’Aeronautica Militare. Mancano confronto con le organizzazioni sindacali, interventi su indennità, defiscalizzazione, carriere e tutele per turnazioni e missioni; assente anche il riconoscimento dei sei scatti in caso di pensionamento anticipato. Preoccupa inoltre l’ipotesi di innalzare l’età pensionabile e il silenzio su previdenza dedicata e complementare. Il SIULM Aeronautica chiede convocazione immediata, risorse dedicate e il ripristino dei sei scatti.
Riceviamo e proponiamo il seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.
BOZZA LEGGE DI BILANCIO 2026: TANTE PROMESSE PER IL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA, MA POCA SOSTANZA CONCRETA
Alla luce della bozza della Legge di Bilancio 2026, la Segreteria Nazionale del SIULM Aeronautica esprime profonda preoccupazione per un testo che, pur ricco di annunci e buone intenzioni, si dimostra carente nei fatti.
Per il personale dell’Aeronautica Militare, ancora una volta, le promesse rischiano di tradursi in disillusioni, e il riconoscimento della specificità resta solo sulla carta.
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Nessun confronto con le rappresentanze sindacali
L’articolato governativo è stato predisposto senza alcuna consultazione preventiva con le organizzazioni sindacali militari della Difesa, in evidente contrasto con i principi di partecipazione e trasparenza.
Un atteggiamento inspiegabile se si considera il ruolo fondamentale che il personale dell’Aeronautica svolge quotidianamente nella sicurezza nazionale e nel controllo dello spazio aereo.
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Specificità solo a parole
Nonostante i ripetuti proclami del Governo sulla valorizzazione della “specificità militare”, la realtà è ben diversa:
nella bozza di legge non compare alcuna misura concreta per il personale in uniforme.
Mancano interventi su:
- indennità operative e di impiego;
- defiscalizzazione degli emolumenti accessori;
- adeguamento delle carriere e delle qualifiche operative;
- misure a tutela della salute e del benessere del personale impegnato in turnazioni gravose e missioni ad alta intensità.
Ancor più grave è il mancato riconoscimento dei sei scatti stipendiali in caso di pensionamento anticipato, nonostante i continui richiami del Governo alla loro specificità.
Una contraddizione che offende la dignità di chi serve con disciplina e onore.
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Previdenza e tutele: un passo indietro
Preoccupa l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile anche per il personale militare, in netto contrasto con le condizioni di impiego e con la natura usurante di molte attività operative.
Inoltre, nulla è previsto per quanto riguarda la previdenza dedicata e l’istituto della previdenza complementare, lasciando il personale in regime contributivo senza reali prospettive di equilibrio pensionistico.
Una lacuna che tradisce la promessa di riconoscere pienamente la specificità del servizio militare.
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Richieste del SIULM Aeronautica
Il SIULM Aeronautica chiede al Governo e al Ministro della Difesa:
- la convocazione immediata delle organizzazioni sindacali militari per un confronto serio e costruttivo;
- la predisposizione di un capitolo specifico nella manovra 2026, con risorse dedicate alle indennità operative, alla defiscalizzazione e alle tutele previdenziali;
- il riconoscimento dei sei scatti stipendiali anche in caso di pensionamento anticipato, come segno concreto di rispetto verso la specificità militare.
“Non chiediamo privilegi, ma giustizia e coerenza. Se la specificità militare è davvero un valore per questo Governo, lo dimostri con i fatti e non con i proclami”,
dichiara il Segretario Generale del SIULM Aeronautica, Luigi Tesone.
“I nostri uomini e donne in divisa continuano a servire il Paese con lealtà, professionalità e sacrificio. È tempo che lo Stato risponda con la stessa lealtà verso di loro.
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