
Congedo parentale 2025: indennità all’80% per tre mesi
Con la legge di bilancio 2025 aumenta l’indennità per il congedo parentale: chi, quando, come e perché cambia la tutela economica per i genitori.
Congedo parentale 2025: l’indennità sale all’80% per tre mesi grazie alla nuova legge di bilancio
Con la circolare INPS n. 95 pubblicata il 26 maggio 2025, diventano operative le novità previste dall’articolo 1, comma 217, della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di bilancio 2025), che rafforzano le tutele economiche per i genitori lavoratori.
Più tutele nei primi sei anni di vita del bambino
La riforma prevede l’aumento dell’indennità di congedo parentale per un massimo di tre mesi, portandola all’80% della retribuzione, da utilizzare entro il sesto anno di vita del figlio, oppure entro sei anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento.
Queste misure completano un percorso iniziato con le leggi di bilancio 2023 e 2024, che già avevano introdotto rispettivamente il primo e secondo mese all’80%. La legge di bilancio 2025 estende l’indennità all’80% anche per un terzo mese.
Destinatari dell’indennità
L’indennità maggiorata all’80% spetta ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato. Ne sono esclusi i lavoratori autonomi e coloro iscritti alla Gestione separata.
Il diritto ai tre mesi indennizzati all’80% si acquisisce in base alla data di conclusione del congedo di maternità o paternità:
- primo mese: se il congedo termina dopo il 31 dicembre 2022;
- secondo mese: se termina dopo il 31 dicembre 2023;
- terzo mese: se termina dopo il 31 dicembre 2024.
In alternativa, chi ha un figlio nato, adottato o affidato dal 1° gennaio 2025 ha diritto pieno alle nuove indennità, purché sia lavoratore dipendente al momento della fruizione.
Come si suddivide il congedo indennizzato
Per ogni coppia di genitori:
- 3 mesi indennizzati all’80% (uno per ciascun genitore non trasferibile e uno condivisibile);
- 6 mesi indennizzati al 30%;
- 2 mesi non indennizzati (salvo casi di basso reddito).
L’indennità resta valida anche per fruizioni frazionate: a giorni, mesi o ore.
Cosa cambia per datori di lavoro e Pubblica Amministrazione
Per i datori di lavoro sono introdotti nuovi codici per la denuncia contributiva via Uniemens:
- Codici PG4 (orario) e PG5 (giornaliero) per lavoratori privati;
- Codici 3Z e 4A per dipendenti pubblici iscritti alla Gestione pubblica.
Dal 1° gennaio 2025 questi sostituiscono i vecchi codici. I datori useranno anche il nuovo codice conguaglio L331 per recuperare l’indennità anticipata.
Modalità di accesso e aspetti fiscali
La domanda per accedere all’indennità all’80% deve essere presentata esclusivamente online, attraverso il portale INPS, il contact center oppure tramite i patronati abilitati. È necessario disporre di un’identità digitale (SPID, CIE o CNS).
Dal punto di vista fiscale, l’indennità è assimilata al reddito da lavoro dipendente e quindi soggetta a ritenute fiscali. L’INPS effettua il conguaglio e rilascia la certificazione per la dichiarazione dei redditi.
Va ricordato che si tratta di una tutela minima: eventuali trattamenti più favorevoli previsti da contratti collettivi, regolamenti aziendali o normative specifiche restano validi e cumulabili.
Queste novità semplificano l’accesso e rafforzano il sostegno economico ai genitori nei primi anni di vita o di ingresso del figlio in famiglia, anche in caso di adozione o affidamento.
Approfondisci con la lettura della Circolare INPS n. 95 del 26 maggio 2025
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