Una manifestazione per chiedere rispetto economico, risorse in Legge di Bilancio, previdenza complementare e maggiori agibilità per i finanzieri.
Guardia di Finanza, il 14 ottobre in piazza: perché protestano USIF, SILF e SIAF
Martedì 14 ottobre 2025 le tre APCSM della Guardia di Finanza — USIF, SILF e SIAF — hanno annunciato un presidio davanti al MEF, a Roma. L’obiettivo è semplice: chiedere risposte concrete su contratto, previdenza e agibilità sindacali.
Legge di Bilancio, previdenza complementare e agibilità sindacali: le ragioni della mobilitazione
Negli ultimi mesi, spiegano le sigle, è cresciuto il divario tra dichiarazioni di sostegno alla “specificità” del personale in divisa e misure effettive. Da qui la decisione, non abituale per il Corpo, di scendere in piazza.
La prima richiesta riguarda la Legge di Bilancio. USIF, SILF e SIAF sostengono che per riconoscere davvero la specificità del servizio — turni, reperibilità, maggiori vincoli e responsabilità — servano stanziamenti chiari a copertura del rinnovo contrattuale e di indennità adeguate. Non bastano parole o impegni generici: senza risorse dedicate, spiegano, il potere d’acquisto continua a erodersi e i carichi operativi non trovano un reale riconoscimento economico.
La seconda riguarda la previdenza. Per il comparto sicurezza e difesa la previdenza complementare non è mai partita davvero, mentre con il sistema contributivo il suo ruolo è decisivo per garantire pensioni dignitose. Le sigle chiedono quindi l’avvio effettivo del fondo, insieme al rifinanziamento del fondo perequativo che serve a colmare squilibri e garantire trattamenti omogenei. Per arrivarci, domandano anche un tavolo tecnico stabile con il Governo e le organizzazioni sindacali.
Infine, il capitolo delle agibilità sindacali. Dopo alcuni provvedimenti ritenuti restrittivi, le associazioni domandano regole chiare e non penalizzanti per poter svolgere l’attività di tutela senza ostacoli, con tempi e modalità compatibili con i servizi d’istituto. Anche qui, l’obiettivo è uscire dalla logica degli annunci e costruire procedure trasparenti e verificabili.
Il minimo sindacale sul quadro normativo
Il COM (D.Lgs. 66/2010) vieta lo sciopero per il personale militare, ma non prevede un divieto generalizzato di manifestare. Le iniziative in luoghi aperti al pubblico rientrano tra le attività consentite a condizione che i partecipanti siano fuori servizio e senza uniforme, nel rispetto delle disposizioni d’istituto e dell’ordine pubblico.
Le organizzazioni annunciano che il presidio del 14 ottobre sarà il primo step: gli esiti della Legge di Bilancio e l’apertura (o meno) di un confronto formale determineranno i passi successivi.
Approfondimenti:
- Volantino unitario USIF–SILF–SIAF (PDF, 14 ottobre 2025)
- Comunicato SILF (11 ottobre 2025)
- Comunicato USIF – presidio del 14 ottobre
- Comunicato SIAF (11 ottobre 2025)
- COM – D.Lgs. 66/2010
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