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Guida alla revoca della delega sindacale APCSM per i militari

Come revocare la delega sindacale ad un’APCSM passo per passo

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Revocare la delega sindacale ad un’APCSM: come fare e cosa sapere

Cambiare sindacato o semplicemente uscire da un’associazione rappresentativa è un diritto tutelato dalla legge. Ma come si revoca concretamente una delega sindacale rilasciata a una APCSM? Ecco la guida completa, tra normativa, passaggi pratici e consigli utili.

Nel mondo militare, la rappresentanza sindacale è oggi affidata alle APCSM – Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari riconosciute secondo quanto stabilito dalla legge 46/2022, le cui disposizioni sono state recepite all’interno del Codice dell’Ordinamento Militare (D.Lgs. 66/2010). Ogni appartenente alle Forze Armate o alla Guardia di Finanza può scegliere liberamente a quale associazione aderire, ma può anche decidere in qualsiasi momento di revocare la delega sindacale precedentemente concessa.

Revoca della delega: è un tuo diritto

Hai il diritto alla revoca sindacale militare in ogni momento: si tratta di un atto libero che comporta l’interruzione della trattenuta sindacale sullo stipendio mensile, se effettuato nei tempi stabiliti dalla normativa vigente.

La delega sindacale non è subordinata ad alcuna autorizzazione e può essere revocata in qualsiasi momento tramite comunicazione scritta. Tuttavia, per evitare ulteriori trattenute, è importante rispettare la scadenza fissata dall’articolo 1480-quater, comma 3 del D.Lgs. 66/2010: la revoca deve essere inviata entro il 31 ottobre per avere effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo. Se la revoca avviene dopo questa data, ovvero dal 1° novembre in poi, si continuerà a versare la quota per l’intero anno successivo. In tal caso, sarà necessario rinnovare la revoca entro il 31 ottobre dell’anno seguente per interrompere definitivamente la trattenuta. Per maggiore sicurezza, è consigliabile inviare la revoca nei primi giorni di ottobre. In alternativa, se si sceglie di cambiare sigla sindacale, si può delegare la nuova APCSM alla gestione simultanea della nuova adesione e della revoca nei confronti della precedente. Anche in questo caso, se la comunicazione non viene trasmessa entro il 31 ottobre, la quota continuerà ad essere trattenuta per l’anno in corso.

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Come revocare la delega sindacale ad un’APCSM passo per passo

1. Scrivere la lettera di disdetta

La lettera deve essere chiara e contenere:

  • nome, cognome, codice fiscale;
  • indirizzo di residenza;
  • l’indicazione esplicita della volontà di revocare la delega sindacale a favore dell’APCSM interessata;
  • la data dalla quale si chiede che abbia effetto la disdetta.

È possibile aggiungere, se si intende passare a un altro sindacato, la dicitura “con contestuale adesione a [nome nuova APCSM]”, tenendo presente che sarà comunque necessario compilare e inviare una nuova delega a favore del nuovo sindacato la dicitura “con contestuale adesione a [nome nuova APCSM]”.

2. Inviare la comunicazione

La lettera va inviata:

  • all’amministrazione di appartenenza, solitamente tramite raccomandata A/R o PEC;
  • all’APCSM interessata, con la stessa modalità.
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Conservare sempre una copia firmata della lettera e le ricevute di invio è fortemente consigliato, anche in caso di eventuali contestazioni.

3. Iscrizione ad altra APCSM (facoltativo)

Chi intende cambiare associazione deve compilare una nuova delega sindacale in favore della nuova APCSM e inviarla all’amministrazione. La nuova adesione potrà avere effetto dal mese successivo, salvo diversa specifica.

Cosa controllare prima di inviare la revoca

  • Siti ufficiali delle APCSM: molte offrono moduli precompilati per revocare o rinnovare la delega.
  • Assistenza dell’APCSM stessa: se hai dubbi, contattare l’associazione attuale può aiutare a evitare errori procedurali.

Un diritto garantito, senza penalizzazioni

Revocare la delega sindacale non comporta alcun pregiudizio per il lavoratore: è un diritto riconosciuto e tutelato. Non possono esserci pressioni o conseguenze da parte dell’amministrazione o dell’associazione di provenienza. L’effetto economico è semplice: la trattenuta mensile a favore dell’APCSM viene interrotta.

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