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Omicidio Legrottaglie: lo Stato si stringe attorno all’Arma

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L’omicidio del brigadiere Legrottaglie a Francavilla Fontana riapre il dibattito sulla sicurezza, a pochi giorni dall’approvazione del nuovo decreto sicurezza del Governo.

Carlo Legrottaglie, carabiniere ucciso a pochi giorni dalla pensione

Il brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, 59 anni, è stato ucciso la mattina del 12 giugno 2025 a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Era in servizio operativo ed era prossimo al pensionamento, previsto per luglio. Aveva servito lo Stato per oltre trent’anni.

Cosa è successo quella mattina

Secondo le ricostruzioni, Legrottaglie era intervenuto con un collega dopo una segnalazione di tentata rapina presso un distributore di carburante. L’inseguimento è terminato in contrada Rosea. I fuggitivi, a bordo di un’auto rubata, hanno speronato la vettura dei carabinieri. Durante il conflitto a fuoco successivo, Legrottaglie è stato colpito mortalmente. I due sospettati sono stati trovati in una masseria tra Francavilla e Grottaglie: uno è deceduto nello scontro, l’altro è stato arrestato, come riportato da Sky TG24.

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Reazioni istituzionali e civili

La notizia ha suscitato profonda commozione nel mondo militare e civile. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso cordoglio alla famiglia e all’Arma dei Carabinieri. Anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro della Difesa Guido Crosetto hanno manifestato solidarietà. Crosetto ha definito l’accaduto “un dolore immenso per lo Stato”.

Anche il SIULP, sindacato di polizia, ha espresso il proprio dolore. Ha sottolineato la comune missione delle forze di polizia nella tutela della legalità e della sicurezza. Anche l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (ANFP) ha condannato l’omicidio con fermezza, richiamando l’urgenza di tutele adeguate per chi opera quotidianamente in contesti ad alto rischio.

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Contesto normativo e attualità

L’omicidio si inserisce in un momento delicato per la sicurezza pubblica. In questi giorni è stato approvato un nuovo decreto sicurezza. Il provvedimento prevede il rafforzamento dei controlli sul territorio. Inoltre, introduce pene più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla protezione degli operatori della sicurezza.


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