l’ISTAT comunica al Ministero del Lavoro il tasso annuo di capitalizzazione 2025. Il dato aggiorna la rivalutazione dei montanti per il 2026, con assegni potenzialmente più alti nella quota contributiva.
Cos’è il tasso annuo di capitalizzazione
Il tasso annuo di capitalizzazione è il parametro con cui si rivaluta il montante contributivo (sistema contributivo/misto) in base alla variazione media quinquennale del PIL nominale calcolata da ISTAT, come previsto dalla Legge 335/1995.
La nota ISTAT 2025
L’Istituto Nazionale di Statistica, ISTAT, ha comunicato al Ministero del Lavoro e alla Direzione Generale per le Politiche Previdenziali il tasso medio annuo composto per il 2025 pari a 0,040445. Ne deriva un coefficiente di rivalutazione pari a 1,040445. La comunicazione ISTAT è riferita alla rivalutazione dei montanti contributivi pensionistici con decorrenza 2026.
Ambito di applicazione
La rivalutazione si applica ai lavoratori in regime contributivo o misto, limitatamente alla quota contributiva. Riguarda il montante contributivo maturato sino all’anno precedente la decorrenza della pensione e rileva nella determinazione dell’importo delle pensioni con decorrenza nel 2026.
Calcolo del tasso annuo di capitalizzazione
L’articolo 1, comma 9, della legge 8 agosto 1995, n. 335, stabilisce:
«Il tasso annuo di capitalizzazione è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo nominale, appositamente calcolata da ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare. In occasione di eventuali revisioni della serie storica del PIL operate dall’ISTAT i tassi di variazione da considerare […] sono quelli relativi alla serie preesistente anche per l’anno in cui si verifica la revisione e quelli relativi alla nuova serie per gli anni successivi. In ogni caso il coefficiente di rivalutazione del montante contributivo […] non può essere inferiore a uno, salvo recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive».
Effetti sul calcolo delle pensioni 2026
Per le pensioni con decorrenza nel 2026, il montante maturato al 31 dicembre 2024 è rivalutato applicando il coefficiente 1,040445 (pari a +4,0445%). La maggiorazione incide solo sulla quota contributiva e si applica prima dei coefficienti di trasformazione. A parità di anzianità, età, retribuzioni/contributi e coefficienti vigenti, una rivalutazione più alta rispetto all’anno precedente tende ad aumentare l’importo della prestazione.
Approfondimento:
Per ulteriori dettagli, consulta la notizia del Ministero del Lavoro sul tasso annuo di capitalizzazione 2025, leggi la Nota ISTAT e verifica il riferimento normativo all’art. 1, comma 9, della Legge 335/1995.
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