Triennio 2024–2026, ma anche 2018–2020 e 2021–2023: AMUS, SIM Marina, USMIA, ASPMI, SIM Carabinieri e USIF Guardia di Finanza sono le uniche APCSM rappresentative per il personale dirigente delle Forze armate e della Polizia a ordinamento militare.
Dirigenza militare: chi siederà al tavolo della contrattazione
Con il decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione dell’11 giugno 2025, è stata ufficialmente definita la composizione della delegazione sindacale che parteciperà alle trattative per la dirigenza militare nei trienni contrattuali 2018–2020, 2021–2023 e 2024–2026. Si tratta di una novità storica per il comparto Difesa e Sicurezza (limitatamente alle Polizie a ordinamento militare), che vede per la prima volta l’avvio formale dell’area negoziale dedicata ai dirigenti, ovvero al personale dal grado di Maggiore a Generale di Squadra Aerea e gradi corrispondenti. Un passaggio atteso da oltre un decennio, considerando che il contratto per questa categoria di personale risulta bloccato da oltre 2.700 giorni. Una stasi che impone, ora più che mai, un intervento concreto e tempestivo.
Le APCSM rappresentative per i dirigenti
Quali sono oggi le sigle sindacali (APCSM) legittimate a partecipare alle trattative riservate al personale dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare? La risposta arriva dai dati ufficiali sulla rappresentatività al 31 dicembre 2024, certificati nel decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione dell’11 giugno 2025.
In base alla rilevazione delle deleghe al 31 dicembre 2024, risultano rappresentative a livello nazionale per la dirigenza le seguenti APCSM:
- AMUS AM – Aeronautica Militare
È l’unica APCSM rappresentativa per i dirigenti dell’Aeronautica Militare. Già presente al tavolo per il personale non dirigente, AMUS conferma così la propria doppia rappresentatività e rafforza la propria posizione negoziale all’interno della Forza armata azzurra. - SIM Marina – Marina Militare
Il Sindacato Italiano Militari è l’unica APCSM rappresentativa per la dirigenza della Marina Militare. Anche in questo caso, la sigla ha ottenuto rappresentatività su entrambi i livelli di contrattazione. - USMIA e ASPMI – Esercito Italiano
Due le sigle rappresentative per la dirigenza dell’Esercito: Unione Sindacale Militari Interforze Associati (USMIA) e Associazione Sindacale dei Professionisti Militari (ASPMI). Entrambe siederanno al tavolo per la contrattazione dell’area dirigenziale. - SIM Carabinieri – Arma dei Carabinieri
Il Sindacato Italiano Militari Carabinieri è l’unica APCSM riconosciuta come rappresentativa per la dirigenza dell’Arma. La sigla si distingue per il costante impegno nella tutela dei quadri direttivi e ha ottenuto pieno titolo a partecipare alle trattative contrattuali dedicate ai dirigenti. - USIF – Guardia di Finanza
L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri rappresenta la dirigenza della Guardia di Finanza ed è abilitata a intervenire nel processo di contrattazione per la componente direttiva del Corpo.
Un percorso normativo complesso
L’istituzione dell’area negoziale per i dirigenti delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare deriva dall’articolo 46 del D.lgs. 95/2017, come modificato nel tempo, da ultimo con l’art. 7-quater del DL 25/2025 convertito in Legge 69/2025. Ai sensi delle norme vigenti, la rappresentatività è determinata sulla base delle deleghe sindacali rilasciate dal personale dirigente, rapportate alla forza effettiva rilevata al 31 dicembre 2024.
Obiettivi e aspettative
Il contratto nazionale per la dirigenza militare e di polizia è fermo da 2.719 giorni, come evidenziato anche dal sito del sindacato di polizia SILP. Questo dato sottolinea l’urgenza di un intervento strutturale e impone una rinnovata attenzione istituzionale. Non si tratta solo di adeguare il trattamento economico, ma di riconoscere pienamente il valore professionale e il peso delle responsabilità assunte dal personale dirigente, già intrinsecamente legate al ruolo di comando esercitato quotidianamente dalla maggioranza di loro.
Temi centrali della contrattazione
Tra i principali temi attesi al tavolo della contrattazione vi sono il riconoscimento della specificità delle funzioni direttive e di comando, l’introduzione di elementi retributivi legati agli obiettivi (cd. “terzo pilastro della dirigenza”), nonché interventi migliorativi sul piano normativo e del welfare professionale.
Il ruolo delle APCSM nel confronto
Le APCSM rappresentative avranno il compito di portare le istanze dei dirigenti in divisa davanti a una delegazione governativa composta dai Ministri per la Pubblica Amministrazione, della Difesa e dell’Economia, con il supporto dello Stato Maggiore della Difesa e delle singole Forze armate.
Prospettive e attese future
In attesa dell’avvio formale del tavolo, già si registrano le prime interlocuzioni politico-parlamentari che potrebbero dare slancio a una nuova stagione contrattuale per la dirigenza militare, rimasta finora priva di una vera contrattazione dedicata.
Fonti
- Decreto rappresentatività APCSM dirigenti – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, 11 giugno 2025
- Comunicato AMUS sulla rappresentatività dirigenziale
- Comunicato SIM Marina sulla rappresentatività dirigenti
- Contatore SILP CGIL sul contratto dirigenti
Nota: Il presente articolo ha finalità informativa e divulgativa. I contenuti non costituiscono documento ufficiale né parere giuridico. Eventuali interpretazioni normative si basano su fonti pubbliche e atti disponibili alla data di redazione. Si invita il personale interessato a far riferimento alle circolari, ai regolamenti e alle procedure emesse dalla propria Forza armata o amministrazione di appartenenza.
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