Il Governo prepara la manovra con due direttrici: una rottamazione quinquies più flessibile e il taglio dell’Irpef per il ceto medio. Previsti piani fino a 120 rate senza anticipo e aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33% fino a 60.000 euro, per favorire consumi e compliance fiscale e fiducia.
Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.
Taglio dell’Irpef per il ceto medio: ipotesi e impatto
- l’intenzione è ridurre l’aliquota Irpef per il secondo scaglione, passando dal 35% al 33%, ed estendere la fascia reddituale fino a 60.000 euro;
- le simulazioni indicano risparmi annuali di:
- 440 € per redditi fino a 50.000 €,
- fino a 1.440 € per redditi tra 50.001 € e 60.000 €,
- forza Italia guida la proposta, considerandola un cavallo di battaglia cruciale per il ceto medio, che sostiene la maggior parte del gettito fiscale;
- il costo stimato è di circa 4 miliardi di euro, con aperture alla possibilità di copertura tramite concordati fiscali e maggiore crescita economica.
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