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USMIA: Legge di Bilancio, risorse e tavolo per i militari

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Richiesto al Governo un confronto sulla Legge di Bilancio per allocare risorse e riconoscere la specificità militare: è la posizione dell’APCSM USMIA, che indica tra le priorità defiscalizzazione delle indennità, previdenza dedicata e riordino delle carriere. Invocato l’art. 8-bis D.Lgs. 195/1995. Apprezzato il finanziamento 2025-2027. Dopo inflazione >20%, si sollecita dal primo semestre 2026 l’apertura del tavolo per i contrattualizzati.

Riceviamo e proponiamo il seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

Legge di Bilancio, USMIA: al Presidente Meloni chiediamo tutela.

Il Governo dia segno tangibile di vicinanza alle donne e gli uomini dei Comparti, allocando risorse adeguate nella prossima legge di bilancio”. A dichiararlo è Leonardo Nitti – Segretario Generale di USMIA (Unione Sindacale Militare Interforze Associati) – che lancia un appello all’esecutivo in previsione della prossima approvazione del documento di programmazione finanziaria. In un momento storico in cui lo scenario geopolitico è instabile e la sicurezza rappresenta l’indice stesso della solidità per ogni Stato, occorre finalmente riconoscere la specificità militare.

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Infatti, gli uomini e le donne in uniforme garantiscono la sicurezza con impegno e abnegazione, addossandosi spesso i rischi di una professione che prevede anche l’estremo sacrificio. È con questa consapevolezza che i Segretari Generali di USMIA – Nitti (Esercito), Caforio (Carabinieri) e Mangione (Marina e Guardia Costiera) – lanciano un appello al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai Ministri competenti Guido Crosetto, Giancarlo Giorgetti e Matteo Piantedosi, affinché la tanto decantata “specificità militare” del comparto Difesa e Sicurezza possa trovare un tangibile riconoscimento attraverso norme e risorse dedicate al personale in uniforme, in aderenza alla legge n.183/2010 (sulla specificità militare) attraverso: la defiscalizzazione delle indennità accessorie, le tutele previdenziali (previdenza dedicata) e gli sviluppi di carriere (riordino dei ruoli) che tengano conto del mutato contesto internazionale.

Per questi motivi, USMIA chiede, a mente dell’art. 8 bis del Decreto Legislativo 12 maggio 1995, n. 195, di essere convocati in tempi ristretti dal Governo per discutere i contenuti e le misure, di specifica competenza, previste nella legge di bilancio per il Comparto Difesa e Sicurezza. Inoltre, con la legge di bilancio 2024, il Governo ha completamente finanziato il triennio contrattuale per i militari 2025/2027, con una cifra superiore ai trienni precedenti. USMIA ringrazia l’esecutivo per l’attenzione verso il Comparto Difesa e Sicurezza.

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Inoltre, con la legge di bilancio 2024, il Governo ha completamente finanziato il triennio contrattuale per i militari 2025/2027, con una cifra superiore ai trienni precedenti. USMIA ringrazia l’esecutivo per l’attenzione verso il Comparto Difesa e Sicurezza.

Peraltro, negli ultimi anni, il personale militare ha risentito particolarmente del malessere generato dall’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto, anche oltre il 20%, indebolendo pesantemente il bilancio di famiglie che già affrontano i disagi di una vita caratterizzata da sacrifici e trasferimenti. L’erosione degli stipendi va colmata attraverso l’immediata apertura, già a partire dal 1°semestre 2026, del tavolo per il personale contrattualizzato relativo al triennio 2025-2027, per restituire dignità a chi quotidianamente garantisce la sicurezza del Paese.

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