All’inizio di giugno 2025, l’Ucraina ha condotto un attacco strategico in territorio russo colpendo obiettivi militari sensibili, nell’ambito di un’escalation che coinvolge anche la NATO e Mosca.
Escalation, strategia e risposte: la guerra tra Ucraina, Russia e il ruolo della NATO
Negli ultimi giorni si registra una forte escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia. L’Ucraina ha avviato l’operazione “Spiderweb”, cambiando le dinamiche sul campo.
Con un attacco simultaneo, ha colpito cinque basi aeree strategiche russe. I droni impiegati sono a lungo raggio e probabilmente supportati da intelligenza artificiale. Gli obiettivi principali erano velivoli militari, inclusi bombardieri Tu-95 e aerei radar A-50.
Contemporaneamente, diversi Paesi occidentali hanno tolto le limitazioni all’uso degli armamenti forniti a Kyiv. Le nuove regole permettono azioni offensive in profondità nel territorio russo.
Il danno inflitto alla Russia non è solo materiale: è stato colpito anche il valore simbolico del suo apparato militare, mettendo in crisi il suo deterrente convenzionale.
Mosca ha reagito rapidamente: nella notte tra il 5 e il 6 giugno ha sferrato un attacco su Kyiv con missili e droni. Le operazioni hanno provocato morti tra i civili e danni alle infrastrutture.
Il quadro si complica con la nuova posizione assunta dalla NATO. Durante l’incontro del 5 giugno, l’Alleanza ha annunciato un pacchetto di aiuti militari da oltre 20 miliardi di euro.
L’obiettivo dichiarato è rafforzare la difesa europea, migliorando il coordinamento strategico con Kyiv. Il comunicato evidenzia anche il sostegno alla transizione ucraina verso gli standard NATO in comando, logistica e interoperabilità.
Escalation globale e prospettive di coinvolgimento internazionale
L’interconnessione tra operazioni militari e decisioni politiche internazionali contribuisce a un quadro sempre più instabile. Il rischio di un allargamento del conflitto non è solo teorico: negli ultimi mesi, esponenti politici europei hanno ipotizzato apertamente la possibilità di un coinvolgimento globale. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se l’attuale fase di escalation porterà a un cambio di scenario oppure a nuove strategie di contenimento secondo quanto riportato da Politico.
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