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Corpo Forestale

Corpo Forestale, ritorno alle origini

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In attesa della Corte Costituzionale, la proposta di legge è già pronta.

Il Corpo forestale accorpato all’Arma dei Carabinieri qualche tempo fa, potrebbe vedere presto una clamorosa divisione. Se non sarà la Corte costituzionale ci penserà una legge appositamente scritta.

Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

Durante la presentazione del ddl, il deputato Antonio Tasso ha preso la parola ribadendo il fallimento della Legge Madia, testimoniato dalle numerose e “fondate”  questioni di illegittimità costituzionale sollevate dai TAR sull’accorpamento degli appartenenti alla Forestale nell’Arma dei Carabinieri.

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Un passaggio forzato da un corpo “civile” ad uno “militare” che potrebbe aver comportato la violazione del principio di autodeterminazione tutelato dall’articolo 2 della Costituzione. Sulla questione la Corte Costituzionale si pronuncerà il prossimo 19 marzo, un appuntamento molto atteso dagli ex forestali e dal Governo stesso, il quale solamente dopo la decisione dei giudici della Consulta deciderà il da farsi.

Le origini del fallimento:

Il fallimento dell’accorpamento è anche sul piano operativo: gli ottimi risultati promessi dalla Madia, infatti, non ci sono stati. Basta vedere lo stato dei boschi che, secondo i deputati firmatari del progetto di legge, “sono lasciati al presunto civismo della comunità”. D’altra parte non c’è neppure la diminuzione delle spese previste, come auspicato dal precedente Governo. Al contrario, le spese sono aumentate per la crescita dei centri di costo.

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Il disegno di legge per il ripristino della Forestale

Con la seguente proposta il Movimento 5 Stelle punta a ripristinare il Corpo Forestale soppresso in seguito all’approvazione della riforma Madia (d.lgs. 177/2016) e di cui il personale è stato distribuito tra CarabinieriVigili del FuocoPolizia di StatoGuardia di Finanza e Ministero politiche agricole alimentari.

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