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Consiglio Supremo di Difesa marzo 2019

Riunione del Consiglio Supremo di Difesa

Presieduto dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Il Consiglio Supremo di Difesa istituito nel 1950, durante il periodo della guerra in Corea, è ispirato dal Consiglio di Difesa Francese previsto dalla costituzione durante la IV repubblica.

Partecipano alle riunioni del Consiglio Supremo di Difesa Italiano i massimi esponenti sia politici che tecnici, tra cui: il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, nonché i ministri di interno, esteri, tesoro e industria e commercio.

Le funzioni che svolge il consiglio sono molteplici, dalle più semplici a più complesse. Da organo collegiale con specifiche competenze o sede di confronto tra capo dello Stato e Governo. Organo partecipe dell’indirizzo politico e/o  con funzioni amministrative. Organo con poteri istruttori e consultivi, capace di determinare le più importanti questioni di sicurezza nazionale e imporle al Governo tramite l’adozione di direttive politiche vincolanti.

I compiti del Consiglio Supremo di Difesa

Il Consiglio Supremo di Difesa esamina i problemi generali relativi alla difesa nazionale, sulla base delle direttive generali determinate dal Governo e dal Parlamento. Da queste analisi scaturiscono delle direttive vincolanti per il Presidente della Repubblica, il Consiglio dei ministri (e di conseguenza i singoli ministeri) e il comandante delle Forze Armate, secondo le diverse aree di competenza.

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Ad inizio di questo mese si è tenuta la consueta riunione del Consiglio Supremo di Difesa; hanno partecipato tutti i  massimi esponenti politici e militari; il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto come da prassi la riunione.

Gli argomenti trattati

I vari partecipanti, durante la riunione del Consiglio, hanno fatto il punto della situazione sulle principali aree di crisi, tra cui la stabilità della Libia che continua a costituire una priorità per l’Italia e per l’Europa.

Interesse per la situazione del teatro siro-iracheno: malgrado la sconfitta del terrorismo sul territorio, resta precaria anche in relazione all’incertezza dei possibili sviluppi nell’area. Definito che gli aspetti umanitari, dovuti ad un eventuale innalzamento del livello di tensione, devono essere oggetto di costante attenzione da parte della Comunità Internazionale.

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Particolare attenzione per l’Afghanistan, dove è necessario seguire attentamente l’evolversi della situazione. Il Consiglio ritiene che qualunque decisione deve essere assunta in coordinamento con gli alleati e con il governo afghano; garantendo comunque la sicurezza degli assetti impiegati in quel Teatro ed i risultati finora conseguiti.

Preoccupazione per il terrorismo transnazionale che continua a costituire una minaccia sebbene abbia perso la sua dimensione territoriale. La trasformazione e l’adattamento delle forme di lotta impongono di mantenere alta l’attenzione e di aggiornare costantemente gli strumenti di contrasto.

A livello strategico-militare, analizzati implicazioni per l’Italia in ambito Alleanza Atlantica e Unione Europea. Le due organizzazioni, garanzia di pace e stabilità, restano il costante riferimento dell’Italia che deve continuare a contribuire ad esse in maniera convinta ed efficace.

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Analisi sullo strumento Militare

Le criticità e le incertezze dello scenario internazionale impongono di disporre di uno strumento militare moderno, efficace e pienamente integrato nella dimensione europea e transatlantica. Il Consiglio ha approfondito lo stato del processo di riforma e modernizzazione dello Strumento Militare nazionale ed ha sottolineato il carattere di continuità, anche finanziaria, che deve necessariamente caratterizzare i programmi di ammodernamento che si sviluppano su orizzonti temporali particolarmente lunghi.

Le limitate disponibilità finanziarie impongono di procedere, con celerità e determinazione, nel processo di razionalizzazione delle Forze Armate, concentrando le risorse sulle capacità realmente necessarie per l’assolvimento dei compiti primari per garantire la sicurezza del Paese.

Fonte: wikipedia e Difesa.it

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