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Soldati in Afghanistan

Afghanistan, la situazione durante il ritiro dei Militari.

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Di certo, i militari italiani presto lasceranno l’afghanistan e faranno rientro in patria. La missione italiana nata per dare supporto al popolo afghano dall’oppressione dei talebani, presto chiuderà definitivamente.
Infatti, entro la fine di questo 2021 è previsto il rientro di tutti i militari impegnati nella regione. Sappiamo che non sarà un rientro semplice, tanti sono ancora i militari impegnati, e dovranno organizzare anche il trasporto di tutti i mezzi che hanno avuto a supporto per questi anni.

Ma come è la situazione al momento in afghanistan?

Il giornazlista Fausto Bisoslavo ha fatto un punto della situazione, con un articolo pubblicato di recente e di cui si propone un estratto la cui completezza può essere letta seguendo il link a fine paragrafo.

Negli ultimi giorni 1037 soldati e poliziotti sono fuggiti nel vicino Tajikistan incalzati dai talebani che hanno conquistato gran parte della provincia di Badakshan, un tempo roccaforte anti integralista. E gli insorti stanno riscuotendo i dazi doganali al posto di frontiera di Sher Khan Bandar conquistato il 22 giugno. Solo fra il 4 e 5 luglio sono caduti 7 distretti in diverse aree del paese. In giugno i talebani hanno catturato 715 mezzi blindati, camion e pezzi di artiglieria americani in dotazione alle forze di sicurezza afghane.

Kabul vuole reagire con il nuovo ministro della Difesa, il leggendario Bismillah Khan, che combattè contro gli invasori sovietici al fianco di Ahmad Shah Massoud. E nel 2001 lanciò l’offensiva nella piana di Shomali, che aprì le porte alla liberazione di Kabul dai talebani.

Nel vuoto lasciato dagli occidentali potrebbe inserirsi la Cina. Il sito Daily Beast ha rivelato che Kabul sta premendo «per una estensione del China-Pakistan Economic Corridor da 62 miliardi di dollari». Una costola della via della Seta, che prevede anche una nuova autostrada dalla capitale alla pachistana Peshawar. La penetrazione cinese in Afghanistan può avvenire solo con un «esercito di contractor», i «soldati» privati già mobilitati in Africa per proteggere gli investimenti della via Seta.

Da quello che si percepisce, la situazione non è delle migliori, l’assenza dei militari occidentali favorisce nuovamente l’ascesa dei talebani.

Leggi anche:  Ministro della Difesa: Trenta intervistata da Defense News

Approfondisci l’argomento direttamente dalla fonte: https://www.ilgiornale.it/news/politica/ritiro-90-delle-truppe-usa-i-talebani-si-riprendono-1960293.html

 

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