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Ordigni Bellici Inesplosi rimossi dal lago di garda

Ordigni inesplosi rimossi dal Lago di Garda

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La Difesa interviene nel lago di Garda per rimuovere e bonificare ordigni esplosivi dalle acque dell’isola del Trimelone.

Gli ordigni di origine bellica sono stai rimossi dalle acque del Lago di Garda e poi bonificati per rendere la zona sicura. L’intervento eseguito dal personale militare dell’Esercito Italiano e della Marina Militare.

Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

La cittadina di Brenzone (VR) vedrà collaborare gli Artificieri del 8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago della Brigata Paracadutisti Folgore dell’Esercito Italiano; ed i Palombari sub/eod del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (COMSUBIN) per neutralizzare numerosi ordigni bellici risalenti al secondo conflitto mondiale rinvenuti nelle acque antistanti l’isola di Trimelone nel territorio comunale di Brenzone (VR).

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Operazione richiesta e coordinata dalla Prefettura di Verona

Su richiesta del Comune di Brenzone, la Prefettura di Verona ha disposto e coordinato un intervento di bonifica d’urgenza durante il quale i Palombari della Marina, distaccati presso il Nucleo SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), si sono immersi per ricercare ed effettuare il riconoscimento delle anomalie ferro magnetiche, segnalate da una ditta specializzata in tale settore, fino a 39 metri di profondità.

Gli artificieri della Marina hanno individuato e rimosso dal lago circa 3500 ordigni di varia tipologia e natura (bombe da mortaio, granate di artiglieria, bombe a mano, bombe da fucile, esplosivo, ecc.) che sono stati passati in consegna agli artificieri del 8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago della brigata Folgore dell’Esercito Italiano i quali in una cornice di massima sicurezza, hanno recuperato gli ordigni per poi trasportarli presso una cava del posto dove sono stati fatti brillare in apposite buche precedentemente realizzate a cura degli assetti specialistici “dual use” in forza ai reggimenti guastatori dell’Esercito italiano.

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Fonte: difesa.it

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