Uranio impoverito

Uranio impoverito, si apre il tavolo

Annuncio del Ministero della Difesa sulla pagina Facebook.

L’uranio impoverito da anni un dei temi più caldi in sede al Ministero della Difesa; moltissimi i militari che in missioni internazionali sono stati a contatto con l’uranio e poi ammalati. Moltissimi hanno lottato senza avere vedere ancora una soluzione al problema.

Ma da quando Elisabetta Trenta è Ministro della Difesa italiana, le cose sembrano cambiare; si vede un percorso chiaro per trovare una soluzione al problema.

Elisabetta Trenta, con un post di qualche ora fa pubblicato sul social network Facebook; annuncia l’apertura di un tavolo tecnico per affrontare il problema e cercare una soluzione.

Di seguito un estratto del post:

Lo avevamo detto, lo abbiamo fatto: oggi pomeriggio partirà il tavolo tecnico sull’#uranioimpoverito, presieduto dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare.
Alle 14:00 ci sarà infatti la prima riunione di coordinamento, che vedrà presenti, oltre ad alcuni delegati del mio staff e del gabinetto, anche esperti di medicina legale, rappresentanti dello Stato Maggiore della Difesa, di Previmil e dell’Avvocatura dello Stato.

Lo scopo della riunione sarà definire l’orientamento del tavolo ed iniziare ad analizzare le criticità sul tema, ascoltando i vari interlocutori che hanno un diretto interesse, come ad esempio le associazioni volontarie che in tutti questi anni, con costanza, coraggio e determinazione hanno rappresentato e mostrato vicinanza al personale militare nel silenzio di chi, invece, avrebbe avuto il dovere di fornire supporto.

Con questo tavolo ci siamo prefissati un obiettivo molto chiaro: fare in modo che l’Italia possa finalmente dotarsi di una legge dello Stato volta a tutelare innanzitutto le vittime, quindi il militare colpito da patologie connesse. 

Insomma, vogliamo mettere nero su bianco diversi aspetti finora lasciati al caso, quali i criteri oggettivi per valutare l’esposizione, con l’ambizione di eliminare del tutto i contenziosi e dunque fare in modo che ogni militare possa sentirsi sostenuto e protetto dall’amministrazione.
Prima c’era un muro davanti a noi. Oggi, piano piano, lo stiamo abbattendo.
Viva le Forze Armate!
Viva l’Italia!

Leggi il post del ministro su facebook

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