Mondo Militare: evoluzione, difesa e scenari geopolitici...

APCSM chiedono risorse in Legge di Bilancio 2026 per il contratto 2025–2027 APCSM chiedono risorse in Legge di Bilancio 2026 per il contratto 2025–2027

APCSM: contratto 2025–2027, servono risorse adesso

Lettura
2 min

Un fronte unitario di APCSM chiede al Governo un’audizione sulla Legge di Bilancio 2026 per finanziare davvero il contratto 2025–2027. Senza risorse dedicate, il confronto resta vuoto. Priorità: apertura immediata del tavolo, tutela del potere d’acquisto, previdenza dedicata e valorizzazione della specificità di Difesa e Sicurezza, allineamento retributivo europeo incluso.

Riceviamo e proponiamo il seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

LEGGE DI BILANCIO 2026: IL CONTRATTO SI SCRIVE CON LE RISORSE, NON CON LE PROMESSE

La Legge di Bilancio 2026 è alle porte, ma il comparto Difesa e Sicurezza rischia di restare senza risposte adeguate. Le associazioni sindacali militari rappresentative firmatarie, titolate a partecipare al tavolo negoziale, hanno formalmente richiesto al Governo un’audizione nell’ambito dell’iter parlamentare sulla Legge di Bilancio, per portare direttamente all’attenzione politica la necessità di risorse dedicate al rinnovo del contratto 2025–2027 e l’apertura immediata del tavolo contrattuale per il personale contrattualizzato.

Senza uno stanziamento concreto nella Legge di Bilancio, il confronto rischia di essere privo di contenuti reali. È quindi essenziale che il Governo riconosca la specificità del comparto Difesa e Sicurezza con un impegno economico chiaro e mirato.

Leggi anche:  Salari e riarmo: CGIL e APCSM, cosa chiedono

La richiesta, inviata al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti, nasce dalla crescente insostenibilità economica che colpisce migliaia di famiglie in uniforme. Nonostante gli aumenti previsti dal contratto 2022–2024, l’inflazione ha superato il +19% dal 2020, mentre il “carrello della spesa” segna ancora +3,2% a settembre 2025. Il potere d’acquisto è stato eroso. Il disagio è tangibile.

Il personale del comparto Difesa e Sicurezza continua a garantire sicurezza, stabilità e operatività in un contesto internazionale sempre più instabile. Lo fa affrontando missioni all’estero, turni gravosi e impieghi fuori sede. Eppure, senza un incremento sostanziale e dedicato delle risorse, il prossimo contratto rischia di essere peggiorativo rispetto al precedente. Questo è inaccettabile. Sarebbe un colpo alla motivazione, all’efficienza operativa e alla tenuta sociale delle famiglie del personale, in aperto contrasto con il principio di specificità sancito dalla Legge 183/2010, che riconosce il carattere unico e le peculiarità del servizio militare.

Leggi anche:  Costo della vita e rinnovi: aprire i tavoli contrattuali Difesa–Sicurezza

Le priorità condivise dalle sigle firmatarie sono chiare e irrinunciabili:

  • Incremento immediato delle risorse dedicate nella Legge di Bilancio 2026
  • Apertura immediata del tavolo contrattuale 2025–2027
  • Previdenza dedicata e perequazione pensionistica, con l’avvio di un progetto di previdenza complementare pubblica rivolto ai neo arruolati
  • No all’innalzamento dell’età pensionabile a 62 anni: serve confronto urgente
  • Valorizzazione economica della specificità militare
  • Defiscalizzazione delle indennità accessorie e pensionabili
  • Piano casa nazionale e rivalutazione dell’indennità di trasferimento
  • Allineamento retributivo europeo

Investire nel personale in uniforme non è una concessione, è una scelta strategica per la sicurezza del Paese. In un mondo attraversato da tensioni e conflitti, le donne e gli uomini in uniforme sono in prima linea per difendere gli interessi nazionali e la stabilità democratica. È tempo che la politica riconosca questo impegno con atti concreti.

Le organizzazioni sindacali firmatarie sono pronte a fare la propria parte, con spirito costruttivo e senso istituzionale. Ma ora la responsabilità è nelle mani del Governo: serve una risposta chiara, urgente e concreta. Il tempo delle attese è finito. Il personale in uniforme merita rispetto, riconoscimento e dignità contrattuale.

Leggi anche:  Ripristinati i turni H24 nei servizi armati dell’Aeronautica

Continueremo a vigilare e a rappresentare con determinazione le istanze degli associati. Il contratto 2025–2027 deve segnare un punto di svolta. Il Governo ha una scelta: riconoscere il valore del personale in uniforme o ignorarlo. Noi non resteremo in silenzio.

Continua la lettura seguendo questo linkhttps://amus-aeronautica.it/press/comunicato-stampa-numero-08-2025/


Il presente contenuto non rappresenta una notizia ufficiale. Il testo è stato ricevuto e pubblicato su richiesta dell’autore, a titolo di comunicato. Eventuali link presenti costituiscono fonti integrative delle informazioni riportate in questa pagina.

Per correzioni, suggerimenti o per richiedere la rimozione di elementi presenti in questa pagina, potete contattarci, clicca qui. Si declina ogni responsabilità per eventuali errori, omissioni o aggiornamenti normativi successivi alla data di pubblicazione.

Resta aggiornato, ricevi i nuovi post:

Segui il blog su Telegram: unisciti al canale..
Segui il blog anche su Facebook: Metti Like sulla Pagina.