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Mani di pensionato

Pensione contributiva, quanto si incasserà?

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Quali aspettative per la pensione Contributiva?

La pensione contributiva inizia ad essere più chiara agli occhi di tutti i lavoratori. Un’intera generazione nei prossimi 20 anni andrà in pensione con il nuovo sistema pensionistico, basato sugli effettivi contributi versati e non su quanto si è percepito.

Le differenze tra i due sistemi mostrano delle discrepanze enormi, infatti chi ancora accederà ad una pensione con il sistema retributivo potrà vantare diverse centinaia di euro in più rispetto a chi accederà con una pensione contributiva.

Un esempio è stato fatto confrontando un insegnate che oggi accede alla pensione retributiva, con un assegno mensile di circa 1600€; mentre lo stesso insegnate tra qualche anno e subordinato al sistema contributivo percepirà appena 1200€.

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Interessante invece le riforme attuate negli altri paese europei, dove in alcuni di questi si tengono conto solo degli anni a maggiore contributo per dare una pensione dignitosa al lavoratore.

Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

Quella delle pensioni è una riforma perenne: ha iniziato Amato nel ’92, e poi Dini nel ‘95. Negli anni tutti i governi hanno affrontato il tema, ma nessuno è riuscito a non lasciare vittime sul campo (come dimenticare i 170mila esodati della Fornero). E con quali risultati? A guardare i numeri del bilancio previsionale 2018 dell’Inps, nelle sue casse entreranno 227 miliardi di contributi (di cui 56 da dipendenti pubblici e 146 da dipendenti privati) e ne usciranno 265 in prestazioni.

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