Contributi Pensione

Contributi Inps, riscatto contributivo per Forze Armate

La circolare INPS che fa chiarezza sulla modalità di riscatto.

I contributi INPS possono essere riscattati dal personale delle Forze Armate e Arma dei Carabinieri inclusi, seguendo una circolare emanata dall’istituto di previdenza sociale.

Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

Nella circolare, l’ente previdenziale ricorda che il riferimento normativo da tenere presente è articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165.

In pratica, questo prevede che i periodi di servizio prestati possano essere riscattati in aumento ai fini pensionistici. Per periodo prestato, la precisazione nella circolare, bisogna intendere: “il servizio computabile ai fini del trattamento di quiescenza compreso tra la data di assunzione del servizio e la data di cessazione dallo stesso”.

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Ora, tale possibilità è concessa a prescindere dal fatto che sia stata percepita o meno l’indennità di impiego operativo. D’altra parte, il riscatto – fino a un massimo di 5 anni è a carico dell’interessato nella misura del 27%.

In breve, la circolare si riferisce esclusivamente al personale attivo e in servizio. Invece, continua la nota Inps, “gli ex militari transitati all’impiego civile non possono, pertanto, avvalersi della facoltà di riscatto in parola, avendo gli stessi acquisito un diverso status. Il superstite avente diritto a pensione può presentare la domanda di riscatto entro i previsti novanta giorni dalla data di decesso del militare”.

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